Ricerche e Restauri

Uno degli scopi della Fondazione riguarda sia il recupero di testimonianze musicali di epoche passate quali manoscritti e edizioni storiche, registrazioni discografiche, fortepiani e pianoforti, sia il loro restauro. Un altro settore delle attività si rivolge allo studio delle caratteristiche funzionali e sonore degli strumenti storici e alla ricerca di elementi documentali che possano far luce sulle modalità esecutive e interpretative su tali strumenti.

RESTAURO STRUMENTI STORICI

Si è molto dibattuto nel secolo scorso, e tuttora si dibatte, sulla scelta dei criteri da seguire nelle operazioni di restauro di opere d’arte. Le opinioni rimangono per certi aspetti spesso divergenti anche se alcuni punti generali, come ad esempio la preventiva indagine storico-filologica e l’analisi dei materiali, la conservazione degli elementi originali, la reversibilità degli interventi, la riconoscibilità delle reintegrazioni, sono accettati concordemente.

RESTAURO PIANOFORTE PANTALON

UN ALTRO PIANOFORTE DEL SETTECENTO

Pantalon è una parola oggi tanto poco conosciuta quanto invece diffusamente usata nel XVIII secolo.

L’origine di questo curioso termine, che si riferisce ad un particolare tipo di pianoforte, va ricercata nel nome del musicista, famosissimo all’epoca, Pantalon Hebenstreit.

RESTAURO PIANOFORTE TANGENTENFLÜGEL

 

UN PIANOFORTE DEL SETTECENTO

Durante tutto il XVIII secolo sorsero vari tentativi, da parte di costruttori di strumenti musicali, rivolti a dotare il cembalo di una meccanica che potesse far percuotere le corde invece che pizzicarle.
A stimolare tali ricerche contribuirono senz’altro la diffusione della notizia relativa all’invenzione, da parte del cembalaro padovano Bartolomeo Cristofori, di in nuovo tipo di cembalo in grado di produrre “il piano e il forte” mediante la percussione delle corde ad opera di martelletti, ma anche la fama conquistata dal Pantaleon, sorta di grande salterio a corde percosse da bacchette, che prese appunto il nome dal suo inventore Pantaleon Hebenstreit.

RESTAURO PIANOFORTE BOWITZ

Il pianoforte Carl Bowitz è stato donato alla Fondazione Musicale Masiero e Centanin nel 2005 dai fratelli Fontana di Este. Già appartenuto al nonno materno dei fratelli Fontana, Giona Vezzù, che lo aveva acquistato alla fine dell’Ottocento in eccellenti condizioni, alla morte del proprietario non è più stato usato e ha avuto collocazioni diverse alcune delle quali del tutto non idonee alla sua corretta conservazione.

RESTAURO PIANOFORTE LACHIN

 

Il restauro del Pianoforte in oggetto si è presentato particolarmente impegnativo a causa in particolare dei suoi cedimenti strutturali e delle condizioni del sistema tavola armonica-catene.

RESTAURO PIANOFORTE SIEVERS 1845

Giacomo Ferdinando Sievers, nato a Pietroburgo nel 1809, figlio di Carlo, costruttore di pianoforti, ebbe un’educazione accademica completa e contemporaneamente si dedicò anche alla musica studiando il violino, il flauto e il pianoforte. Mandato dal padre a Riga presso una fabbrica di pianoforti per impadronirsi dell’arte della costruzione dello strumento tornò dopo cinque anni a Pietroburgo per trasferirsi in seguito presso altre fabbriche in Germania e in Italia dove, a Napoli, fondò nel 1838 una sua fabbrica di pianoforti che diventò ben presto una delle più importanti della sua epoca.