Ricerche e Restauri
Uno degli scopi della Fondazione riguarda sia il recupero di testimonianze musicali di epoche passate quali manoscritti e edizioni storiche, registrazioni discografiche, fortepiani e pianoforti, sia il loro restauro. Un altro settore delle attività si rivolge allo studio delle caratteristiche funzionali e sonore degli strumenti storici e alla ricerca di elementi documentali che possano far luce sulle modalità esecutive e interpretative su tali strumenti.
RESTAURO STRUMENTI STORICI
RESTAURO STRUMENTI STORICI
Si è molto dibattuto nel secolo scorso, e tuttora si dibatte, sulla scelta dei criteri da seguire nelle operazioni di restauro di opere d’arte. Le opinioni rimangono per certi aspetti spesso divergenti anche se alcuni punti generali, come ad esempio la preventiva indagine storico-filologica e l’analisi dei materiali, la conservazione degli elementi originali, la reversibilità degli interventi, la riconoscibilità delle reintegrazioni, sono accettati concordemente.
RESTAURO PIANOFORTE PANTALON
RESTAURO PIANOFORTE PANTALON
UN ALTRO PIANOFORTE DEL SETTECENTO
Pantalon è una parola oggi tanto poco conosciuta quanto invece diffusamente usata nel XVIII secolo.
L’origine di questo curioso termine, che si riferisce ad un particolare tipo di pianoforte, va ricercata nel nome del musicista, famosissimo all’epoca, Pantalon Hebenstreit.
RESTAURO PIANOFORTE TANGENTENFLÜGEL
RESTAURO PIANOFORTE TANGENTENFLÜGEL
UN PIANOFORTE DEL SETTECENTO
Durante tutto il XVIII secolo sorsero vari tentativi, da parte di costruttori di strumenti musicali, rivolti a dotare il cembalo di una meccanica che potesse far percuotere le corde invece che pizzicarle.
A stimolare tali ricerche contribuirono senz’altro la diffusione della notizia relativa all’invenzione, da parte del cembalaro padovano Bartolomeo Cristofori, di in nuovo tipo di cembalo in grado di produrre “il piano e il forte” mediante la percussione delle corde ad opera di martelletti, ma anche la fama conquistata dal Pantaleon, sorta di grande salterio a corde percosse da bacchette, che prese appunto il nome dal suo inventore Pantaleon Hebenstreit.