Pleyel
Paris 1875

I pianoforti Pleyel ed Erard furono senza dubbio i più apprezzate dai pianisti dell’Ottocento.
Mentre Liszt prediligeva l’Erard, maggiormente rispondente alle esigenze della sua tecnica trascendentale, Chopin considerava il Pleyel “il non plus ultra” fra i pianoforti, probabilmente perché la sua meccanica offriva una sensazione più diretta e sensibile alle sfumature del tocco e la sonorità meno incisiva e più dolce.
La meccanica di questo esemplare è inglese, a scappamento semplice, ma dotata di un sistema brevettato che consente di far tornare il martello, durante il sollevamento del tasto, nella posizione più adatta per consentire una successiva rapida ripetizione.
forma:coda / lungh:.: cm 185 / largh.: cm. 138 / alt. tastiera: cm. 73
estens.: AAA-a”” / meccanica: Pleyel / agraffes: AAA-c”’ / capotasto: c#”’-a””
largh ottava: cm. 16,4 / caviglie: quadrate / ponticello: spezz. F#-G
corde: AAA-CC# 1 filata / DD-C 2 filate / C#-F# 3 filate / G-a”” 3 corde ferro
pedali: spost., smorzatori / struttura: 5 longheroni metallici