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SCACCIAPENSIERI

Nello Scacciapensieri il suono è prodotto da un’ancia libera (sottile lamella metallica attaccata nel mezzo di un ferro ripiegato) che viene fatta vibrare pizzicandola col pollice o con l’indice. Lo strumento deve essere tenuto fra i denti incisivi affinchè  le vibrazioni siano molto amplificate dalla cavità orale e rese perciò udibili.

La frequenza della vibrazione dell’ancia (che determina l’altezza del suono prodotto) non può ovviamente essere modificata in quanto dipende dalla lunghezza, dalla massa e dalla elasticità dell’ancia stessa, tre parametri sui quali il suonatore non può agire. Ma il suono può essere modificato nel timbro, nella sua qualità, cioè essere cupo, scuro o via via diventare sempre più chiaro o addirittura stridente.

Le modifiche di timbro sono possibili grazie alla forma che il suonatore fa assumere alla cavità orale, allargandola o stringendola, anche per mezzo di movimenti della lingua. Le diverse confomazioni della bocca esaltano o deprimono certi suoni armonici (che costituiscono nel loro insieme il suono prodotto), determinando così le differenze di timbro.

In realtà si può dare l’impressione di variare l’altezza del suono, cantando contemporaneamente sottovoce.

Anche se non del tutto scientificamente provato, pare che il termine scacciapensieri derivi dal fatto che le vibrazioni trasmesse direttamente dai denti alla scatola cranica producano nel suonatore un lieve stordimento che può  indurre una sorta di estraniamento dalla realtà.

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