Sievers 1845
SIEVERS
Breveté du Roi
Naples n. 277
1845 ca
Giacomo Ferdinando Sievers, nato a Pietroburgo nel 1809 ma naturalizzato italiano, studiò flauto, violino e pianoforte, e partecipò contemporaneamente all’attività di suo padre Carlo fabbricante di pianoforti.
Dopo aver lavorato presso alcune fabbriche di pianoforti europee, fondò una sua fabbrica a Napoli che diventò una delle più importanti della sua epoca.
Chiamato spesso a far parte delle giurie per l’assegnazione dei premi e riconoscimenti alle Esposizioni universali di Parigi, è autore del più completo trattato sulla costruzione del pìanoforte dell’Ottocento:
Il Pianoforte
Guida pratica per costruttori, accordatori, dilettanti e possessori di pianoforti
Napoli 1868
In esso non sono esposti solo i criteri costruttivi delle varie scuole europee, ma trovano ampio spazio anche precisi riferimenti alle caratteristische estetiche e funzionali del pianoforte del suo tempo.
Dalla sua fabbrica uscirono strumenti a coda, a tavolo e verticali di preziosa fattura. Pochi esemplari sono sopravvissuti fino ai nostri giorni.
Come altri costruttori italiani non ebbe un suo personale modello ma costruì strumenti su modelli francesi e viennesi.
L’interessante modello ibrido del 1845 ca. (nel quale sono presenti elementi costruttivi ispirati ad Erard e Pleyel) presenta degli accorgimenti particolari: il paramartello posto tra lo snodo della gambetta e la testa del martello, una sorta di agraffe multipla costituita da una barretta di bronzo forata attraverso la quale passano le corde degli acuti e la copertura dei martelli in pelle per il settore medio-acuto ed in pelle con l’ultimo strato di feltro per il registro grave.
L’esemplare (originale in tutti i suoi componenti) conserva ancora nella tavola armonica una buona tensione ed elasticità, a testimonianza della perizia con cui è stato costruito, che traspare dalle pagine del libro citato.