Lachin 1856 modello Pleyel
LACHIN
modello Pleyel
Nicolò Lachin
Medaglie d’oro 1854 dall’Imp. Rg. Istituto Veneto e Società d’incoraggiamento di Padova
1855 – 1861
clicca qui per ascoltare : Chopin – Valzer in sol bem. op. 70 n. 1 pianoforte Lachin 1856 Franco Angeleri
clicca qui per ascoltare : Chopin – Valzer in re bem. op. 64 n. 1 pianoforte Lachin 1856 Franco Angeleri
Nicolò Lachin (1816-1891) nato a Venezia ma trasferitosi ben presto a Padova, imparò l’arte di costruire pianoforti dall’allora famoso Gregorio Trentin e fondò una fabbrica di pianoforti che ebbe sede in Selciato del Santo (oggi Via del Santo) in Padova.
La ditta Lachin sopravvisse fino al 1960 nella sede di via del Santo a Padova limitandosi però negli ultimi tempi solo alla vendita e alla manutenzione di pianoforti e strumenti musicali.
Il nome di Nicolò Lachin acquistò ben presto una buona fama come risulta dai riconoscimenti nelle Esposizioni universali e dalle testimonianze dell’epoca. Fra tutte particolarmente significativa una lettera di Sigmund Thalberg (famoso virtuoso, rivale di Franz Liszt, raffigurato accanto ai due esemplari esposti) che ebbe modo di suonare alcuni strumenti di Lachin nel suo laboratorio:
Stimatissimo signor Lachin,
Mi affretto di ringraziarla per l’instrumento che ha avuto la gentilezza di inviarmi, e profitto di questa nuova circostanza per esprimerle tutta la mia ammirazione pei suoi lavori.
Il piano-forte d’appresso il modello viennese, è d’un merito uguale se non maggiore; la tastiera n’è piacevolissima, ed il sonatore potrà ottenere, con pari facilità, il fortissimo ed il pianissimo. Quello, fabbricato sul modello di Pleyel, non lascia niente da desiderare; ed oltre il merito della bontà dell’istrumento, è notevole in esso il finito, e l’eleganza di ogni pezzo separatamente, qualità spinte a un tal grado, da farlo confondere coll’originale.
Nuovamente le auguro un successo pari al suo merito, e mi creda…
In casa del Conte Suman Thalberg suonò sia un pianoforte Pleyel che un pianoforte Lachin, copia di Pleyel.
Dopo aver suonato il Pleyel e la copia fatta da Lachin, il grande pianista confermò di preferire la copia all’originale.
I pianoforti di Lachin non presentano caratteristiche originali, ma si limitano a produrre modelli Viennesi o, appunto, copie di Pleyel.
Entrambe le tipologie sono presenti nei due esemplari esposti.