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Anonimo ca. 1820

ANONIMO
Germania del Nord 1820 ca.

Nel presente strumento le corde sono tese verticalmente, come avviene nei comuni pianoforti verticali.
La prima realizzazione di un modello di pianoforte così concepito risale al 1735 per opera dell’ecclesiastico Domenico Del Mela.
Il concetto costruttivo non era peraltro originale in quanto si rifaceva al precedente Claviciterium, sorta di clavicembalo con la cordiera posta verticalmente.
Durante il XIX sec. i pianoforti verticali assunsero varie forme: ad armadio (o libreria) come nel presente esemplare, a giraffa, a lyra, a piramide oltre a quella in uso ancora oggi.
Fino alla prima metà dell’Ottocento le corde erano tese parallelamente, mentre in seguito, per poter ottenere una lunghezza maggiore furono disposte diagonalmente, incrociando quelle dei bassi con quelle della zona medio-acuta.
Il mobile è in mogano in stile neogotico con le ante traforate allo scopo di favorire l’espansione della sonorità.

modello: verticale ad armadio
altezza: cm. 223
struttura cassa: legno
estensione tastiera: 6 ottave FF – f””
larghezza ottava: cm.16
meccanica: verticale ritorno a molla
martelli: 2 – 3 strati originali di pelle
caviglie: originali
corde:
FF-G (2 cori) filate ferro
G#- a’ (2 cori) ottone
a#-f”” (3 cori) ferro
ponte: continuo
pedali: smorzatori
mobile: in stile neogotico in mogano con il fronte traforato

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